lunedì 26 aprile 2010

9 maggio 1763 - Il "primo battesimo" di Villarosa

Due anni addietro, per le nostre ricerche, abbiamo consultato i registri parrocchiali della Chiesa Madre di Villarosa, risalenti al 1763, varie le notizie e le informazioni che si possono trarre, molte le conclusioni storiche che gli studiosi hanno ricavato. Il Parroco sempre gentile e disponibile ci ha illustrato riga per riga questo documento stretto poco più di 10 cm e lungo una quarantina.
Da questa lettura vi riportiamo una notizia storica, di colore, sul primo battesimo avvenuto nella Chiesa di Villarosa, proprio nel mese maggio. Si tratta di una bambina, Rosaria, il cui nome si intuisce dalla foto che qui riportiamo. Il registro, scritto in latino,rivela altre informazioni, il nome del sacerdote e dei genitori e ovviamente dei padrini.
In alto l'annotazione Primo battesimo.
Non possiamo affermare che fu il primo in assoluto nel paese, del resto la Chiesa preesistente di San Giacomo di Bombinetto fu attiva da prima del nuovo paese,ma la ricognizione,compiuta due anni fa, sui registri dell'attuale Chiesa dell'Immacolata Concezione, non ci fornisce notizie antecedenti. Agli storici l'ardua sentenza.

venerdì 16 aprile 2010

Villarosa prima dello zolfo, il nuovo libro di Luigi di Franco

Esce in questi giorni nelle librerie il nuovo libro di Luigi Di Franco, Villarosa prima dello zolfo, 1731-1825.

Il volume presenta per la prima volta le origini ed il primo sviluppo della vicenda storica della città nuova di Villarosa (1731-1825), comune siciliano dell’interno dell’isola, che nasce e si sviluppa nel contesto della realtà della Sicilia tra metà ‘700 e primo ‘800 determinando una specifica situazione socio-politica che attraversa l’età borbonica nell’epoca della rivoluzione francese, dell’età della monarchia amministrativa e delle riforme istituzionali.
Luigi Di Franco individua come caratteri originari di questa realtà il potere baronale, le pratiche religioso-devozionali della civiltà contadina, che nel secondo ‘700 fondano l’identità collettiva locale e sviluppano una dinamica di emancipazione dalla feudalità e di libertà morale dalla materialità, cui seguirà nei primi decenni Ottocento l’ascesa dell’élite borghese e una promozione di tutte le dimensioni della vita civile. Il saggio storico si articola in tre parti. La prima ’l’ambiente storico’ inquadra il territorio e analizza la triplice convergente azione, nell’edificazione e nel popolamento della città nuova di Villarosa, della casata nobile dei Notarbartolo, della gerarchia ecclesiastica e delle famiglie immigrate. La seconda ‘potere religioso e identità popolare’, utilizzando un’interpretazione antropologica per definire l’identità popolare, individua i processi di crescita sociale e descrive la rottura della trama feudale e l’emergere di un nuovo bisogno di Stato nella locale comunità. La terza ‘dal feudo al protagonismo borghese’ delinea l’affermazione del protagonismo borghese nella società locale impegnata a definire il proprio sviluppo tra economia e politica nel primo Ottocento.
Il volume presenta un caso storico esemplare di analisi dei meccanismi che trasformano una realtà provvisoria e frammentata non solo in una comunità solidale e stabile ma in un nuovo microcosmo storico dove le varie condizioni di vita esprimono il passaggio dall’ancien regime al nuovo protagonismo del ceto borghese tipico dei primi decenni dell’Ottocento. Un territorio socio-politico non è mai luogo neutro, tanto che sia i processi economici che i vari aspetti delle trasformazioni socio-antropologiche rendono possibile la rappresentazione della storia di una società. La narrazione storiografica del volume attraversando emblematicamente gli spazi, i segni e le memorie di una collettività operante tra i lumi del potere baronale ed il protagonismo borghese afferma la centralità del processo economico-sociale nel continuo ristrutturarsi storico di ogni comunità civile.

L'autore

*Luigi Di Franco è nato e vive a Villarosa, in provincia di Enna. Laureatosi in Filosofia, in Magistero in Scienze Religiose e in Storia Contemporanea, è docente di Filosofia, Storia e Scienze Umane presso i Licei statali. È membro dell’Accademia Internazionale dei Micenei e della Società Filosofica Italiana, nonché dottorando di ricerca in Storia contemporanea all’Università di Catania nella Facoltà di Scienze Politiche.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti culturali nazionali ed internazionali fra cui: il Primo Premio di Poesia al Premio «Città di Ragusa», nel 1972; il Primo Premio per la Saggistica alla VII edizione del «Premio Letterario Nazionale Isola Bella» a Stresa, nel 1994; a Varsavia (Polonia) il Primo Premio di poesia e saggistica alla XXIV Edizione del «Premio Letterario Internazionale I Migliori dell’Anno», nel 1996; il Premio «Superprestige Spagna ’98» per la poesia,con «Superpremio Messico» per la saggistica, al Premio Letterario Internazionale «Miguel de Cervantes» nel 1998 a Roma-Madrid; è inoltre stato finalista al Premio letterario-editoriale «L’Autore» nel 1998, con la silloge di poesia inedita Sentieri del tempo; il Primo Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per opere di poesia e saggistica filosofico-letteraria edita,a Roma il 14 dicembre 1999; il «Premio Letterario Internazionale Pirandello 2000» a Luco dei Marsi (AQ); il Primo Premio di poesia al Premio Internazionale «Shakespeare» nel 2001 a Roma; il Premio Internazionale «Cristoforo Colombo» nel 2002 a Madrid-Roma; il Primo Premio per la saggistica e la poesia al «4° Concorso di Saggistica e Poesia Scena Illustrata 2004», a Vietri sul Mare, Salerno, nel 2004.

È autore di diversi saggi tra cui L’insegnamento della religione nella storia della scuola italiana (Caltanissetta, 1991); Verità e libertà nell’educazione religiosa (Enna, 1995); La Nostalgia dell’Essere nella poesia di Federico G. Lorca (Roma, 1999); Il “dramma di morte” nella religiosità popolare di Sicilia secondo Leonardo Sciascia (Milano, 2000); Antropologia filosofica e costruzione dell’essere personale (Caltanissetta-Roma, 2000); Dimore della parola nella poesia del Novecento italiano (Roma, 2001); L’Inesauribile filosofia dall’ombra all’essere (Roma, 2001); Caio Giulio Cesare. Scelta e moda culturale nella ricerca storica (Acireale-Roma, 2005); Filosofia ed Abitare Antropologico. La persona iniziativa dell’Essere (Acireale-Roma, 2007); Villarosa prima dello zolfo 1731-1825. Un paese nuovo tra i lumi del potere baronale e il protagonismo borghese nella Sicilia tra ‘700 e ‘800 (Acireale-Roma,2009).

Ha pubblicato i volumi di poesia Una terra il mio cuore (Enna, 1993),Fuochi barocchi (Firenze, 1996), Sentieri del tempo (Firenze, 1999) ed il volume Canti di Pietraluna (Firenze, 2009).



Luigi Di Franco,Villarosa prima dello zolfo.Un paese nuovo tra i lumi del potere baronale e il protagonismo borghese tra il ‘700 e l’800.Ed.Bonanno,2009

domenica 11 aprile 2010

248 anniversario della licentia populandi - evento virtuale

Il nostro blog ha promosso per la prima volta la ricorrenze della concessione della licentia populandi
Grande il successo in termini di adesioni con solo due giorni di preavviso la mobilitazione è stata importante.
Molte le adesioni anche al fan club del blog su FACEBOOK.

L'anniversario ricordato per la prima volta nella sua data ufficiale sarà certamente un evento da ripetere grazie a tutti.

domenica 4 aprile 2010

La nascita di Villarosa

La data ufficiale riportata in diversi documenti è quella del 1761. Data nella quale il Re di Borbone, concesse, al Duca Notarbartolo la licentia populandi, che di fatto consentiva l'accrescimento e del Casale preesistente, finalizzato al recupero agricolo di quel territorio. Una zona che prima del disastroso terremoto del 1693 era scarsamente abitata. Non si può escludere però, che le origini di quel Casale, su cui venne eretto l'attuale Comune, non siano riconducibili a precedenti insediamenti sia in epoca medievale e che arcaica.
Recenti scavi archeologici hanno fatto emergere tracce di insediamenti di epoca greca, altri studi e ritrovamenti anche siti di epoca preistorica.
Si può in sintesi affermare che il 1761 rappresenta una data periodizzante della storia di Villarosa nella sua accezione più moderna, ma non l'anno di origine dell'insediamento urbano. L'atto formale arriverà però nei primi mesi del 1762: come ben descrive il prof. L. Di Franco, in Villarosa prima dello zolfo 1731-1825,Bonanno editore 2009,pag.56, Placido Notarbartolo otterrà la licentia populandi il 10 aprile del 1762, attoche il Di Franco cita tra i documenti consultati presso l'archivio di Stato di Palermo.

Il 1761 è l'anno dal quale parte l'avventura della colonia agricola e dal quale poi si dipanerà l'epopea dello zolfo.
Possiamo concludere che Villarosa ebbe certamente differente denominazioni, e se includiamo il territorio di Villapriolo, anche diversi siti di insediamento, che possiamo riassumere i diversi nomi con i quali questo la porzione di Sicilia delimitata tra il Salso ed il Morello venne conosciuta nel tempo
Feudo Gasba, Feudo del Priolo
Bumbunetto
S. Giacomo di Bombinetto,
Villarosa e Villapriolo